Negli ultimi 10 anni, lo scenario dei siti web si è evoluto in maniera esponenziale, grazie a strutture ed estetiche sempre più funzionali e accessibili. Davanti all'importanza dell'esperienza utente, prendono vita i siti web responsive.
Caratterizzati dalla massima fruibilità da tutti i dispositivi, i siti responsive si adattano alle dimensioni degli schermi, sempre mantenendo i loro elementi principali.
Cosa sono e perchè sono così importanti nel 2021?
Per sito web responsive, si intende uno spazio esteticamente e strutturalmente realizzato peressere correttamente visualizzato su ogni tipologia di dispositivo, garantendone la completa fruibilità di funzionalità e aspetti grafici. Può essere correttamente visualizzato su:
La sua denominazione deriva da responsività, ossia la capacità di adattarsi automaticamente, nel suo caso alle dimensioni dello schermo con strutture, testi, immagini e video flessibili, riducendo al minimo il bisogno di scorrere e zoomare i contenuti come avviene nei siti non-responsive.
Tendenza nata nell'agosto 2012 e approvata dal W3C (Worldwide Web Consortium), il responsive web design è divenuto un vero e proprio standard nella presenza online e dell'usabilità, specialmente davanti all'avvento delle connessioni mobili, per migliorare l'esperienza utente nella fruizione da smartphone, ormai primo dispositivo per navigare online.
Derivanti dai siti mobili, ossia versioni alternative create appositamente per cellulare, i siti web responsive sono estremamente versatili poichè mantengono la medesima struttura variando però l'aspetto a seconda del dispositivo utilizzato: l'impaginazione viene adattata alle diverse dimensioni attraverso punti d'interruzione della risoluzione, richiamabili direttamente nei fogli di stile nel sito attraverso regole @media. Può capitare che alcuni elementi vengano nascosti essendo non necessari in base al dispositivo.
Secondo il web designer Ethan Marcotte, che ha coniato il termine responsive web design, vi sono 6 punti d'interruzione:
L'importanza del responsive riguarda anche il lato SEO, di conseguenza anche la velocità è un fattore cruciale per migliorare l'user experience. Per ottimizzarla saranno necessari:
Questo per ovviare al problema di siti non ottimizzati e difficilmente fruibili, dove spesso avviene l'abbandono immediato dell'utente, che porta di conseguenza all'aumento della sua frequenza di rimbalzo e quindi a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
Dal 2012, i motori di ricerca sono sempre più incentrati verso l'indicizzazione mobile-friendly, specialmente dopo il Mobilegeddon di Google nel 2015, divenuta poi mobile-first nel 2019, che implica progettazioni di siti partendo dalle versioni mobili. Il passo successivo è il mobile-only, adottato da Google a marzo 2021.
Secondo i dati Oberlo-Statcounter, a gennaio 2021 il traffico online mondiale da mobile rappresenta il 55,68% del totale, lasciando il 41,45% a quello da computer e un misero 2,87% ad altri dispositivi come smart tv o console: nel 2010 il mobile aveva un esiguo 3,81%.
Stando agli stessi dati, nello stesso mese il traffico da mobile in Italia è del 46,43% contro il 51,08% del desktop e un 2,49% di dispositivi alternativi.
Secondo invece la web agency Sweor, a febbraio 2021 l'85% degli adulti crede che un sito aziendale debba essere migliore da mobile che da desktop, mentre bastano appena 50 millisecondi per averne una prima impressione.
A conti fatti, il fattore mobile è ormai imprescindibile per chiunque, è per questo che un sito web deve essere obbligatoriamente responsive e perfettamente accessibile indifferentemente dalla sua natura di business.
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